LIBERA. Associazione nomi e numeri contro le mafie

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PERCHÉ IO PERCHÉ NOI

IO e NOI due parole all’apparenza docili e innocue, ma che sono in grado di sprigionare significati e sensazioni uniche: un io triste se solo, un noi felice perché fatto di tanti io.

E’ proprio riflettendo sull’IO e sul NOI, con le emozioni e le contraddizioni che portano, che i volontari dell’associazione LIBERA hanno voluto iniziare la loro ”lezione”. Più che ad una lezione, ho avuto la sensazione di essere in uno di quei caffè in cui, all’inizio del Novecento, si riunivano gli intellettuali per discutere di un mondo che nascondeva la “falsità” dell’epoca, ma sabato 14 gennaio 2017, nell’aula magna del nostro Istituto, gremita di ragazzi di tutte le terze della media, ricca di parole e pensieri, niente era falso.

E’ proprio la falsità e l’omertà che l’associazione Libera, creata da Don Luigi Ciotti nel 1995, vogliono combattere, partendo dalla sensibilizzazione di noi ragazzi che siamo le nuove generazioni, che spesso siamo, inconsapevolmente ( o anche  no ), complici della mafia.

Lo stupore e al contempo la tristezza si sono fatti vivi nei nostri giovani visi di studenti, nel momento in cui ci siamo svegliati dal sogno che la mafia è solo una questione del sud, e ci siamo resi coscienti della sua vicinanza. Ci hanno fatto svegliare anche le parole e le azioni, di chi combatte ogni giorno, in piccolo o in grande, per la giustizia sociale.

E ora quell’ IO e quel Noi cosa possono fare? E ciascuno di noi cosa può fare?

Un IO può solo sperare di diventare un NOI, così come un NOI deve sperare di avere sempre più IO.

IO e NOI sono complementari: l’uno ha bisogno dell’altro, ma potranno completarsi solo quando il primo si aprirà alla responsabilità, permettendo al secondo di divenirne corresponsabile.

Grazie ai volontari di Libera che ci hanno aperto una finestra su questa realtà dell’associazionismo alla quale anche noi dobbiamo pensare di entrare.

                                                                                              Leonardo Ursini

LIBERI INSIEME

Anche a Marsciano c’è una sezione di “Libera” ed è intitolata a Peppino Impastato, combatte contro tutte le mafie e ha una sede in ogni regione e città.

Noi abbiamo avuto il privilegio di incontrare alcuni volontari dell’Associazione i quali ci hanno spiegato che mettono a disposizione il loro tempo, andando nelle scuole o con altre attività, per rendere consapevoli che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per arrivare alla giustizia sociale, come rispettare le regole a scuola.

Il NOI, infatti, è formato da molti IO corresponsabili perché è fondamentale il rispetto dell’altro e delle regole per essere un noi. All’interno di un noi ognuno è responsabile degli altri, ma allo stesso tempo il gruppo è corresponsabile di qualcosa. L’IO può compiere anche azioni di beneficienza e di solidarietà. La prima dando qualcosa che si ha a chi ne ha più bisogno e la seconda usando le proprie doti per aiutare le persone in difficoltà, rendendole autonome.

La memoria è una cosa molto importante per ricordare e onorare qualcuno, così “Libera”, il 21 marzo ha creato la giornata in onore delle vittime della mafia, in molte città d’Italia tra cui anche Perugia; ogni anno don Luigi Ciotti, il fondatore, in questa occasione parla a tutte le persone presenti in ogni città. Libera si occupa anche di gestire i territori che se vengono sequestrati dallo Stato alla mafia. Queste sono opere di beneficienza e solidarietà e si ritorna al discorso dell’IO e del NOI, dello star bene insieme, quindi in poche parole “Libera” ha l’obiettivo di far star bene insieme. Questa lezione particolare è servita anche a capire che una azione scorretta di un singolo si può ritorcere su tutto il NOI.

Federico Pierdomenico

Sabato 14 gennaio 2017 – Aula Magna Scuola Secondaria di Primo grado

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